La vecchia Barriera di Lanzo, oggi nota come Borgata Tesso La vecchia Barriera di Lanzo è una borgata storica di Madonna di Campagna ; sorta nell’ultimo quarto dell’Ottocento lungo lo stradale di Lanzo, subito fuori la cinta daziaria, è protagonista della prima industrializzazione della zona e del suo sviluppo edilizio e demografico. La sua nascita risale al 1877 con l’inizio delle lottizzazioni dei terreni agricoli attorno lo stradale di Lanzo, principale via di comunicazione fra Torino e le valli di Lanzo. Se ciò offre l’input al suo sviluppo edilizio, sono altre però le caratteristiche che la rendono appetibile per l’apertura di attività produttive, ovvero la presenza di due salti del canale Ceronda, la stazione della Torino-Ceres e la posizione subito fuori la cinta daziaria. Dal vicino casello del dazio non più esistente deriva il nome, la Barriera di Lanzo. Le attività industriali che aprono in zona, ad esempio la Società Nazionale Officine di Savigliano (sorta sul precedente insediamento dell’opificio tessile Galoppo), appartengono perlopiù al settore metalmeccanico a prevalente occupazione maschile e rendono la zona meta di consistente immigrazione. La costruzione del cavalcavia sopra la Torino-Milano e del primo tratto di via Stradella prima della Grande Guerra determinano la centralità di borgo Vittoria a scapito della barriera di Lanzo, ibernandone lo sviluppo edilizio e rendendola ancora oggi riconoscibile nei suoi tratti originari. http://www.museotorino.it/view/s/22385d47af6d45169826e80f45983933 12876588d19b4231b23449bc8ec97356-1 Barriera_di_Lanzo_1  je4d 430242cced24420ea6d5e350cc23fc26-1 Borgata Tesso: la riqualificazione del 2009 http://www.comune.torino.it/comitatoparcodora/servizi/attivita/borgatatesso.shtml Prende avvio da febbraio 2009 il progetto di riqualificazione di Borgata Tesso, con l’obiettivo principale di tutelare e valorizzare lo spazio urbano riducendo l’impatto traffico veicolare, potenziando l’illuminazione pubblica e ampliando le aree verdi. Il progetto è stato attuato dal Comune di Torino attraverso il PISL – Programma Integrato di Sviluppo Locale – uno strumento che rientra tra le politiche strategiche avanzate dagli enti locali attraverso la stretta collaborazione con Regione e Ministeri del Governo nazionale per promuovere azioni di sviluppo a favore del sistema produttivo, socio-economico e sostenibile di aree in trasformazione. Le vie soggette a intervento per Borgata Tesso sono state: via Giachino, corso Benedetto Brin, via Gramegna, via Montesoglio, via Mondrone, via Ciamarella, via Cambiano. Nel perimetro di Borgo Vittoria si è intervenuti su via Valfenera e via Vittoria. L’Associazione Tesso (https://www.facebook.com/associazionetesso) Associazione Trasformazione e Sviluppo Sociale – associazione di promozione sociale che ha come fine statutario la promozione del territorio di Borgata Tesso. Nella seconda metà dell’anno 2007 il Settore Sviluppo Economico della Città di Torino ha avviato un processo di rilancio socio-economico del territorio di Borgata Tesso, denominato “FaciliTo”, che ha previsto una serie di azioni finalizzate a favorire l’incremento delle attività imprenditoriali tramite una concertazione partecipata ed un reale coinvolgimento del territorio. A tal fine il progetto ha incoraggiato la nascita di un’associazione di promozione del territorio, in costante collegamento con le strutture istituzionali referenti, ma in autonomia dal punto di vista dell’auto-organizzazione. 1656041_485374981566786_804489095_n L’arte come elemento di riqualificazione in Borgata Il Piccione di Borgata Tesso (2010) http://comitatoparcodora.wordpress.com/2010/11/29/il-piccione-di-borgata-tesso-spiegato-dal-suo-ideatore/ 10151299_565268286922063_3730574131465034143_n foto Archivio MAUtorino (aprile 2014) Luci nel Borgo (2012) Su proposta dell’associazione, con il contributo di Comitato Parco Dora e di Casa di Carità Arti e Mestieri, la Fondazione Contrada Torino ha messo a punto “Luci nel Borgo”, un bando per artisti il cui oggetto prevede la realizzazione di installazioni artistiche luminose permanenti da collocare in tre punti significativi del territorio. A supporto di questo intervento, che vuole porre un accento sull’identità dei luoghi, è in fase di realizzazione un Piano del Colore specifico per la zona che prevede una colorazione unitaria per tutte le serrande delle attività situate nei basamenti degli edifici, al fine di connotarle con un tratto distintivo e comune. TiAspettoSveglio_Installazione_2 http://www.danielebeccaria.info/projects/installazione-artistica-pubblica-borgata-tesso-torino/ 10157412_565267620255463_598751641128403789_n foto Archivio MAUtorino (aprile 2014) Street Art con Artefatti Familia (2010 e 2013) 10175019_565268456922046_20272617868736834_n  10153040_565267923588766_8798954350290544069_n foto Archivio MAUtorino (aprile 2014) TV Boy Il 13 marzo 2014  in Borgata Tesso,  presso la sede dell’ Associazione TeSSo in via Giachino 30,  grazie alla galleria d’arte S Q U A R E23 di Torino,  l’artista neo-pop Tvboy ha realizzato un murales per promuovere la mostra personale a lui dedicata presso la Galleria. 1896878_752213421456676_278304186_n 10171084_565268146922077_4314787380756654654_n foto Archivio MAUtorino (aprile 2014) La nascita di una barriera http://www.comune.torino.it/comitatoparcodora/servizi/attivita/borgata-tesso-la-nascita-di-una-barriera.shtml In occasione della Festa di Borgata Tesso del 30 maggio 2010, il Comitato Parco Dora ha realizzato, in collaborazione con il Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5, la mostra “La nascita di una barriera”. La mostra ripercorre le tappe più significative della storia della Borgata, tramite materiale fotografico, testi e documenti storici raccolti in una serie di pannelli esposti lungo l’asse di via Giachino nella giornata della Festa e successivamente ospitato dal Centro di Documentazione Storica all’interno della propria sede:

Centro culturale Principessa Isabella Via Verolengo 212 – 10149 Torino Tel. 011/443.1609

Orari e giorni di apertura al pubblico

Lun-Ven 9:00 – 12:00 e 14:00 – 16:00 Madonna di Campagna http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=364547&page=521 Madonna di Campagna fu forse la prima delle borgate fuori della cinta daziaria ottocentesca ad essere collegata alla città con una linea tranviaria urbana; nel 1902 nel piazzale di fronte alla chiesa venne infatti portato il capolinea della linea 2 dell’Alta Italia, proveniente dalla Barriera di Nizza, all’altra estremità della città; la linea usciva dalla cinta daziaria alla Barriera di Lanzo, posta allora davanti alla stazione Dora, percorrendo lo stradale di Lanzo (solo in seguito diventato via Stradella) e poi il viale fino alla chiesa. In senso contrario, le vetture tranviarie in arrivo alla Barriera di Lanzo all’ingresso in città erano soggette, assieme ai passeggeri, al controllo doganale degli agenti daziari, al pari di tutti gli altri veicoli e pedoni in ingresso. Il 2 arrivò alla Madonna di Campagna fino al 1925, quando venne “dirottato” davanti a un’altra chiesa, quella della Salute, capolinea che mantenne fino alla soppressione della linea nel 1956. Subentrò ad essa la linea 19, proveniente dall’Ospedale Mauriziano, prolungata poi nel 1927 a via Caltanissetta e nel 1966 ancora verso Nord fino al deposito Atm di Venaria, capolinea mantenuto fino alla soppressione della linea nel 1982. 3s6e Stazione Dora 3rfh http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=364547&page=556 Foto  databile  a dopo il 1915:   si vedono infatti i pali e la linea aerea dell’elettrificazione ferroviaria trifase, e l’elettrificazione con tale sistema del nodo ferroviario di Torino data appunto alla vigilia della prima guerra mondiale. L’elettrificazione trifase della linea verso Milano arrivò fino allo scalo merci Dora, subito dopo il cavalcavia in curva tuttora esistente su via Stradella….e non proseguì oltre! Infatti, l’elettrificazione ferroviaria col sistema trifase, per la sua complessità, venne riservata alle linee montane di valico, a forte pendenza, e in seguito, dopo la Grande Guerra, alle linee costiere liguri (a Ponente fino al confine di Ventimiglia, a Levante fino a Pisa); il nodo milanese rimase escluso, in quanto vi facevano capo linee quasi interamente pianeggianti (le due linee di valico che vi fanno capo, quella del Sempione e quella del Gottardo, nel tratto alpino sono sotto gestione svizzera); mentre da Genova l’elettrificazione trifase arrivò fino a Torino, per superare il tratto a forte pendenza tra Asti e il capoluogo piemontese, verso Milano si arrestò a Voghera. Nel nodo lombardo l’elettrificazione arriverà poi negli anni 30 con la corrente continua, estesa poi gradatamente a tutta Italia. Fuori della rete ligure-piemontese, l’elettrificazione trifase riguardò solo, negli anni 20, la linea di valico del Brennero, da Bolzano al valico di confine. http://www.lastampa.it/2010/11/18/cronaca/digito-news/municipio-le-testimonianze/barriera-di-lanzo-il-paese-dentro-torino-jrFcUUskrc74dYuNkAem7O/pagina.html

18/11/2010

Barriera di Lanzo, il paese dentro Torino

Camminando in questo periodo nella zona di corso Mortara e via Orvieto si vedono ovunque i segni della città che cresce: nuovi edifici, tre grandi centri commerciali in un paio di chilometri quadrati, i cantieri per la realizzazione dei nuovi assi viari della città, la Spina 3 e la Spina 4. Le ex Officine Savigliano, che sono state trasformate in negozi, sono il confine del quartiere Borgo Vittoria. Dietro l’ipermercato, però, il paesaggio cambia in maniera radicale: da un lato l’entrata ai parcheggi sotterranei, dall’altro vecchi edifici liberty e piccole casette con giardino o cortile, come in tanti paesi della provincia torinese. È la vecchia Barriera di Lanzo. IL QUARTIERE Barriera di Lanzo è una piccola zona delimitata da via Orvieto, via Tesso e via Giachino. Proprio lungo quest’ultima via passavano, nel 1853, le mura della città, e c’era il varco che permetteva di dirigersi verso le Valli: da qui il nome del quartiere, che vanta tra i suoi abitanti illustri la famiglia Mulassano, che ha poi fondato l’omonimo Caffè ancora tra i più noti di Torino. Oggi, invece, l’area è completamente inglobata dalla città, potremmo dire sommersa, anche perché la ferrovia Torino-Ceres e le nuove grandi strade in costruzione contribuiscono all’isolamento. Il Comune, in collaborazione con il Comitato del Parco Dora di cui il quartiere fa parte, ha voluto preservare le caratteristiche dell’area. Via libera dunque a stradine rivestite di sanpietrini, a una nuova area verde e a divieti di accesso per i veicoli a motore: l’effetto “piccolo centro” è assicurato. BORGATA TESSO Appena dietro via Tesso c’è corso Brin, che nel XIX secolo era però il canale Ceronda: la zona tra il corso d’acqua e la piccola via, delimitata a est dalla ferrovia, forma la Borgata Tesso, dove camminando con un po’ di attenzione si possono ancora trovare i segni del passato, quando la zona era diventata sede di tante piccole imprese. Sopra il portone del numero 10 di via Tesso, un edificio a due piani di inizio Novecento che meriterebbe un restauro accurato, si vede ancora l’insegna della fabbrica di stracci Chiavazza, affrescata sul muro e appena cancellata dal tempo; oggi la casa ospita un ritrovo per i fedeli della chiesa cristiano-evangelica. Le diverse religioni e culture sono un’altra caratteristica della zona, così come accade in tanti altri quartieri della nostra città. Eppure i negozi etnici acquistano un sapore diverso, sembrano essere lì da secoli, incastrati come sono tra una bottega artigiana e una vecchia latteria. Sì, qui ci sono ancora la latteria, la panetteria e tutti quei piccoli esercizi che nel resto della città sembrano estinguersi. NON SOLO INDUSTRIA La storia della Barriera di Lanzo e di Borgata Tesso è senza dubbio quella di un quartiere laborioso. Sarebbe importante sottolineare questo aspetto, permettendo magari a chi si avventura in questi vicoletti di riconoscere il vecchio Opificio Galoppo, all’angolo tra via Giachino e corso Mortara, o la sede della liquoreria Trinchero in via Tesso 16, ormai scomparse. L’attuale sede delle scuola materna era la vecchia Casa del Popolo, altro fulcro di un quartiere operaio che non c’è più. Riconoscere questi luoghi è difficile, ma chi ha un po’di pazienza e soprattutto è affascinato dalla vita popolare nella Torino di fine Ottocento può fare una passeggiata lungo via Ciamarella, che curvando più volte percorre tutto il quartiere. Qui si possono infatti trovare numerose case di ringhiera, forse un po’ rovinate, ma indubbiamente ricche del fascino che solo un edifico col cortile, dove si entra in contatto con chi abita accanto, può avere. Entrati nel cuore della Borgata, se ne può scorgere l’aspetto passato e per trovarne gli aspetti migliori di oggi. Eppure anche i segni di degrado non sono pochi, soprattutto nei vicoli meno esposti al passaggio, me dove sembra che le abitazioni non abbiamo mai subito manutenzione. Viene allora da chiedersi: cosa si può ancora fare per migliorare il quartiere? E soprattutto, potrà davvero Barriera di Lanzo riacquistare l’aspetto di un tempo e riqualificarsi completamente?

Borgata Tesso, Torino

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